lello TORCHIA
Lello Torchia (Napoli, 1971) vive a Napoli ed è attivo dalla seconda metà degli anni ’90. Nel 1999, giovanissimo, ha preso parte alla mostra Il bosco sacro dell’arte, al Real Bosco del Museo di Capodimonte a Napoli. Pochi mesi più tardi espone oltre trenta opere, su cara e su tela, a Salerno nell’ampia navata del Tempio di Pomona annesso al Palazzo Arcivescovile. Con le mostre del 2001, a Verona alla Galleria Scala Arte ed a Salerno presso Studio 34, si afferma uno stile in cui la rinuncia e la sottrazione divengono forza e pregnanza. Tra il 2003 e il 2005 tiene tre mostre personali, In colore a Napoli, alla Galleria Franco Riccardo Artivisive, Tempo a Modena, da ArteIncontri e Vestigia tenère a Brno, al Congress Centre; è presente inoltre alle mostre presso Palais Goor ad Anversa, Maison du libre a Bordeaux e alla Collection Goor-Beerens di Bruges.
Nelle opere la figurazione assume contorni sempre più labili, a prevalere è l’assenza che diventa emblema tangibile della fugacità dell’esistenza umana.
Nel 2006 trasferisce lo studio a Milano dove allestisce due mostre personali da The White Gallery (2009 e 2012), nello stesso periodo espone alla Biblioteca Civica di Brescia e da Ex Studio a Lugano. Recentemente ha esposto al Castello Aragonese di Agropoli, al Museo Archeologico di Calatia, alla Ex Pinacoteca di Assisi, alla Karazin University di Kharkiv, alla Minigallery Contemporary art di Assisi e al Pàlacio Foz di Lisbona.
Nel 2016 ha allestito due mostre personali fuori dall’Italia, Proximity, nel Tempio di Mitra annesso all'area archeologica del Vallo di Adriano, ad Humshaugh nel Regno Unito e Anatomies, affiancato all’opera dello storico artista surrealista Hans Bellmer, da Front Space-La Fuerza, a Makati City nelle Filippine. Nel 2017 ha tenuto quattro mostre personali, tra le quali La grammatica dell’esistenza alla Fondazione Umberto Mastroianni di Arpino e Bilico al Complesso Museale di S. Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco a Napoli.
Nel 2018 ha partecipato alla mostra A mano a mano presso la Z. I. Ex Sir a Lamezia Terme.
Nelle opere la figurazione assume contorni sempre più labili, a prevalere è l’assenza che diventa emblema tangibile della fugacità dell’esistenza umana.
Nel 2006 trasferisce lo studio a Milano dove allestisce due mostre personali da The White Gallery (2009 e 2012), nello stesso periodo espone alla Biblioteca Civica di Brescia e da Ex Studio a Lugano. Recentemente ha esposto al Castello Aragonese di Agropoli, al Museo Archeologico di Calatia, alla Ex Pinacoteca di Assisi, alla Karazin University di Kharkiv, alla Minigallery Contemporary art di Assisi e al Pàlacio Foz di Lisbona.
Nel 2016 ha allestito due mostre personali fuori dall’Italia, Proximity, nel Tempio di Mitra annesso all'area archeologica del Vallo di Adriano, ad Humshaugh nel Regno Unito e Anatomies, affiancato all’opera dello storico artista surrealista Hans Bellmer, da Front Space-La Fuerza, a Makati City nelle Filippine. Nel 2017 ha tenuto quattro mostre personali, tra le quali La grammatica dell’esistenza alla Fondazione Umberto Mastroianni di Arpino e Bilico al Complesso Museale di S. Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco a Napoli.
Nel 2018 ha partecipato alla mostra A mano a mano presso la Z. I. Ex Sir a Lamezia Terme.