franco NUTI
Franco Nuti (Roma, 1949) vive e lavora nella Capitale dove si è formato presso l’Accademia di Belle Arti. Per molti anni Docente di Disegno presso l’Istituto Eastman, esordisce negli anni novanta esponendo una serie di lavori ad acquerello su carta riportata su tela, presso l’Accademia di Romania. Ripete questa esperienza in una mostra personale con lavori che si caratterizzano per l’uso di carte veline, increspate dall’artista, ancorate su tela, presso il Centro di Ricerca Artistica Luigi di Sarro. Le tematiche dei lavori riguardano la realtà, il vissuto, la memoria; espresse sul piano formale in una idealità che tende alla creatività, elemento questo costante nella ricerca di Nuti. La partecipazione al Progetto Civitella D’Agliano, a cura di Massimo Carboni, Beat Streuli e Cristoph Gallio e i soggiorni a New York insieme ad una profonda riflessione generano gli Assemblaggi. Opere nelle quali gli oggetti relativi alla vita quotidiana dell’artista, sono i testimoni del disordine, della confusione, del disagio ed hanno anche una coloritura ironica, sono state esposte nella personale alla galleria 5-55 diretta da Luigi La Rosa Gravina, a cura di Giuditta Villa. La ricerca si incentra anche sui materiali. Involucri trasparenti in PVC, gonfiati con aria compressa, contenenti brani pittorici su carta, che costituiscono il nucleo dell’installazione realizzata in occasione della rassegna, Sacrifici , a cura di Mario de Candia e Sandro Cappelletto, presso Lo Studio sito in Roma, tenutasi nel 1998; lavori questi riproposti l’anno successivo nell’evento curato da Alessandra Toscani con la collaborazione di Vittoria Biasi, presso la Fortezza da Basso a Firenze. Nel 1998 inizia l’insegnamento presso il Centro di Salute Mentale, svolgendo un programma riabilitativo, incentrato sull’uso del colore, e allo stesso tempo prosegue la sperimentazione che lo porta a misurarsi con materiali diversi (plexiglas), con differenti forme espressive: l’installazione.
Una barca carica di …, una miriade di disegni su carta velina accartocciati, disposti su di essa, che trova lo spazio espositivo presso Arte Fuori Centro nella mostra a cura di Barbara Tosi. Un diverso ambito di ricerca è la performance intitolata CartaBianca, per la rassegna Carta in Gioco presso AMO Villa De Pisa, a Olevano. Il gruppo di lavori successivo comprende Mappe Celesti, sculture cilindriche di plexiglas, con disegni e pitture su carta e su tela chiusi all’interno; inoltre Le Macchine Del Tempo Uno e Due, le installazioni, Passaggio A Sud Ovest e Le Pagine.
Tutti questi lavori sono esposti nella personale intitolata Passaggio a Sud Ovest, a cura di Barbara Tosi, con testi critici di Loredana Rea e Barbara Tosi, tenutasi presso la Villa Comunale a Frosinone.
Nel 2011/12 la collaborazione con lo storico dell’arte Barbara Tosi da luogo alla nascita del Biennio di Specialistica in Arte Per La Terapia, presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
Il carattere sperimentale che lo sospinge all’utilizzazione di materiali eterogenei, lo avvicina al ferro e al legno multistrato, senza per questo abbandonare niente delle precedenti esperienze. Strutture in ferro che sostengono rotoli di carta contenenti disegni e pittura solo in parte visibili, sono esposte nella rassegna biennale di opere in carta intitolata Tracarte a cura di Loredana Rea, progetto di Vito Capone, a Foggia presso la Fondazione Banca del Monte Domenico Siniscalco Ceci, nel 2013.
Nell’installazione di Assisi nel 2015, presso Minigallery, a cura di Paolo Dalpasso, Il Colore e il Movimento, le pitture realizzate sopra piccole tavole di legno multistrato disposte a parete su dei leggii di plexiglas, compongono un mosaico, che non è ripetitivo nelle sue tessere; pur parlando di questioni importanti, l’immagine delle stesse è sempre capace di sorprendere, di rimanere delicata e soprattutto di essere portatrice di un travaglio personale che sa cogliere pienamente il segno dei tempi. Aspetto questo che l’esperienza nel laboratorio artistico del Centro di salute mentale, con i suoi particolari allievi, certamente ha contribuito ad affinare. Nello stesso anno espone presso la Biblioteca Nazionale di Napoli – Sezione Papiri, nella personale intitolata Rimandi a cura di Marco Amore, ed anche presso la galleria Anywhere Art Company a Napoli.
Nel 2016 nell’ambito della mostra Della natura della cultura, a cura di Enrica Petrarulo, presso Arte Fuori Centro a Roma, realizza l’installazione Impronte della Memoria. Nello stesso anno realizza l'installazione, L'addizione, nell'ambito del progetto di Brecce per l'arte contemporanea, Il sogno verde a cura di Antonio Capaccio e Claudia Rozio, presso il Real Orto Botanico di Napoli. Nel 2017, nella personale La grammatica dell'esistenza a cura di Loredana Rea, realizza la grande installazione, Senza titolo, presso la Fondazione Umberto Mastroianni di Arpino. Questi ultimi lavori costituiscono, la sintesi dell’operato dell’artista, che possiamo leggere come memoria, espressione di una religiosità che è abbraccio ad una umanità sconfitta. Nuti ha partecipato a importanti manifestazioni quali la V Biennale del Libro d'artista, nella Biblioteca Malatesta di Cassino, nel 2007 e la Fifth International artists book exhibition, al King St. Stephen Museum, a Székesfehérva’r in Ungheria, nel 2013.
Una barca carica di …, una miriade di disegni su carta velina accartocciati, disposti su di essa, che trova lo spazio espositivo presso Arte Fuori Centro nella mostra a cura di Barbara Tosi. Un diverso ambito di ricerca è la performance intitolata CartaBianca, per la rassegna Carta in Gioco presso AMO Villa De Pisa, a Olevano. Il gruppo di lavori successivo comprende Mappe Celesti, sculture cilindriche di plexiglas, con disegni e pitture su carta e su tela chiusi all’interno; inoltre Le Macchine Del Tempo Uno e Due, le installazioni, Passaggio A Sud Ovest e Le Pagine.
Tutti questi lavori sono esposti nella personale intitolata Passaggio a Sud Ovest, a cura di Barbara Tosi, con testi critici di Loredana Rea e Barbara Tosi, tenutasi presso la Villa Comunale a Frosinone.
Nel 2011/12 la collaborazione con lo storico dell’arte Barbara Tosi da luogo alla nascita del Biennio di Specialistica in Arte Per La Terapia, presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
Il carattere sperimentale che lo sospinge all’utilizzazione di materiali eterogenei, lo avvicina al ferro e al legno multistrato, senza per questo abbandonare niente delle precedenti esperienze. Strutture in ferro che sostengono rotoli di carta contenenti disegni e pittura solo in parte visibili, sono esposte nella rassegna biennale di opere in carta intitolata Tracarte a cura di Loredana Rea, progetto di Vito Capone, a Foggia presso la Fondazione Banca del Monte Domenico Siniscalco Ceci, nel 2013.
Nell’installazione di Assisi nel 2015, presso Minigallery, a cura di Paolo Dalpasso, Il Colore e il Movimento, le pitture realizzate sopra piccole tavole di legno multistrato disposte a parete su dei leggii di plexiglas, compongono un mosaico, che non è ripetitivo nelle sue tessere; pur parlando di questioni importanti, l’immagine delle stesse è sempre capace di sorprendere, di rimanere delicata e soprattutto di essere portatrice di un travaglio personale che sa cogliere pienamente il segno dei tempi. Aspetto questo che l’esperienza nel laboratorio artistico del Centro di salute mentale, con i suoi particolari allievi, certamente ha contribuito ad affinare. Nello stesso anno espone presso la Biblioteca Nazionale di Napoli – Sezione Papiri, nella personale intitolata Rimandi a cura di Marco Amore, ed anche presso la galleria Anywhere Art Company a Napoli.
Nel 2016 nell’ambito della mostra Della natura della cultura, a cura di Enrica Petrarulo, presso Arte Fuori Centro a Roma, realizza l’installazione Impronte della Memoria. Nello stesso anno realizza l'installazione, L'addizione, nell'ambito del progetto di Brecce per l'arte contemporanea, Il sogno verde a cura di Antonio Capaccio e Claudia Rozio, presso il Real Orto Botanico di Napoli. Nel 2017, nella personale La grammatica dell'esistenza a cura di Loredana Rea, realizza la grande installazione, Senza titolo, presso la Fondazione Umberto Mastroianni di Arpino. Questi ultimi lavori costituiscono, la sintesi dell’operato dell’artista, che possiamo leggere come memoria, espressione di una religiosità che è abbraccio ad una umanità sconfitta. Nuti ha partecipato a importanti manifestazioni quali la V Biennale del Libro d'artista, nella Biblioteca Malatesta di Cassino, nel 2007 e la Fifth International artists book exhibition, al King St. Stephen Museum, a Székesfehérva’r in Ungheria, nel 2013.